BETA IDROSSIBUTIRRATO: FA DIMAGRIRE?

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Nelle ultime settimane è stato quasi inevitabile finire come membro di qualche chat ove si sponsorizzavano prodotti a base di beta idrossibutirrato quali ultima frontiera del dimagrimento. Viene da chiedersi se si tratta dell’ennesima sola… capiamolo insieme!

BETA IDROSSIBUTIRRATO E DIMAGRIMENTO

Un integratore alimentare, per potersi definire dimagrante, deve contenere almeno un principio attivo che sia riconosciuto come tale dal Ministero della Salute, tanto in tipologia che in quantità. Al beta idrossibutirrato non è attribuita nessuna un’azione snellente, a prescindere dal dosaggio impiegato. Che si tratti, allora, di un principio attivo innovativo che, sebbene non sia attualmente riconosciuto dal Ministero della Salute, abbia, comunque, un’efficacia? Il beta idrossibutirrato non è una molecola nuova o sconosciuta al mondo scientifico: si sa, già da tempo, che è prodotto fisiologicamente dal corpo a partire dai grassi per essere impiegato come fonte energetica quando l’alimentazione è carente di carboidrati. Ed è per questo motivo che somministrare beta idrossi butirrato dall’esterno significa apportare calorie al corpo, non farle bruciare.

BETA IDROSSIBUTIRRATO E CHETOSI

A questo punto, qualcuno potrebbe obiettare che una caloria non è una caloria perché va considerato il suo effetto metabolico. Vero. Dunque, quali cambiamenti induce il beta idrossi butirrato, una volta assunto? Secondo i promoter che lo pubblicizzano, esso spingerebbe il corpo in chetosi, ovvero riuscirebbe a ricreare quelle condizioni metaboliche che si hanno seguendo una dieta chetogenica, ovvero un’alimentazione pressoché nulla di carboidrati. Secondo la scienza, invece, questo non è possibile: il beta idrossibutirrato potrà simulare la chetosi ma di certo non indurla, ovvero somministrando beta idrossibutirrato aumenta solamente la sua concentrazione nel sangue, ma non si innescano i cambiamenti metabolici che sono, invece, indotti esclusivamente dalla carenza di carboidrati. Per fare un paragone, è un po’ come quando si fa la tinta: colorando i capelli dall’esterno si potranno coprire i bianchi esistenti, simulando di non averne, ma non invertire quei processi di invecchiamento che sono responsabili della loro comparsa.

CHETOSI E DIMAGRIMENTO

Perché sarebbe così interessante disporre di un integratore in grado di indurre la chetosi? Indubbiamente perché con questo assetto metabolico si consumano calorie provenienti dai grassi. Però, attenzione: chetosi non significa dimagrimento perché, affinché ciò si verifichi, occorre che l’alimentazione sia ipocalorica. In caso contrario, anziché bruciare i grassi del tessuto adiposo, si brucerebbero quelli apportati con il cibo, con zero risultati sulla silhouette.

BETA IDROSSIBUTIRRATO E DIETA

Quest’ultimo concetto esposto mette in evidenza una questione fondamentale, ovvero che per raggiungere e mantenere la chetosi è importante sia cosa che quanto si mangia, a differenza di quanto affermato dalle aziende che promuovono il beta idrossibutirrato come efficace a prescindere dalla dieta che si stia seguendo, per poi suggerire di adottare alcuni cambiamenti specifici. Dove sta la verità? Basta leggere i vari consigli forniti, analizzando i quali emerge, infatti, come l’acquirente sia invitato più o meno celatamente a mettere in atto modifiche volte ad indurre una chetosi alimentare ipocalorica.

BETA IDROSSIBUTIRRATO E INGRASSAMENTO

Dunque, dato, ormai, per assodato, che il beta idrossibutirrato non sia in grado di promuovere un dimagrimento e che una eventuale perdita di peso associata alla sua assunzione derivi non dall’azione del prodotto, ma dalle modifiche dello stile di vita abbracciate in concomitanza, rimane da chiarire se la sua assunzione possa avere effetti avversi. In termini di dimagrimento, che è il focus di questo articolo, si: la somministrazione di beta idrossibutirrato può incentivare le vie metaboliche ingrassanti. Quando la sua concentrazione nel sangue si eleva troppo, come nel caso di somministrazioni ripetute ad elevate quantità, il corpo adotta delle strategie di compenso per evitare una pericolosa condizione detta chetoacidosi. La principale è produzione di insulina, che agisce stimolando i nutrienti assunti con la dieta (libera) ad entrare nelle cellule per essere stoccati.

CONCLUSIONI

Riassumendo: il beta idrossibutirrato assunto con l’idea di portare il corpo in chetosi per dimagrire è inefficace allo scopo e potenzialmente ingrassante; la condizione di chetosi tanto ricercata, non è, di per sé, espressione di dimagrimento. Qualcuno è ancora interessato ad acquistare il beta idrossibutirrato per dimagrire?

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