In salute con la Dieta Mediterranea?!

dieta mediterranea

Vanta una storia centenaria e dal 2010 figura nella lista dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità dell’Unesco: si tratta della Dieta Mediterranea, quello stile di vita agropastorale tipico dei popoli del Mediterraneo che si è consolidato nel corso dei secoli, rimanendo immutato fino al boom economico degli anni ‘50. È in quegli anni che essa inizia ad essere progressivamente abbandonata in favore del modello americano, allora identificato con il benessere e la rinascita del dopoguerra. Ma è sempre in quello stesso momento che comincia a ricevere consensi dal mondo scientifico.

È lo studioso Ancel Keys, con l’indagine conosciuta come “Seven Countries Study”, a mettere per primo in evidenza le proprietà salutistiche della Dieta Mediterranea, sancendo l’inizio di una serie di ricerche di approfondimento. Tali indagini confermeranno come l’aderenza a questo profilo dietetico consenta il mantenimento dello stato di salute, la prevenzione delle patologie legate allo stile alimentare tipico occidentale e l’allungamento dell’aspettativa di vita!

Più tardi verrà svelato che tali benefici non derivano solo dall’apporto adeguato ed equilibrato di nutrienti. Gli alimenti tipici della tradizione mediterranea presi singolarmente e collocati in altri contesti non apportano infatti gli stessi effetti. Ad essere salutare è dunque il connubio tra cibi, loro corretta ripartizione, porzioni moderate e stile di vita attivo!

Ma approfondiamo il ruolo dell’alimentazione.

I cibi cardine del modello mediterraneo sono frutta, verdura, cereali integrali e legumi, che assicurano un buon introito di fibra. L’apporto di questo nutriente aiuta in primis a contrastare l’iperalimentazione, inoltre riduce la velocità e l’entità di assorbimento delle sostanze. La conseguenza? L’abbassamento dei livelli circolanti di grassi (tra cui colesterolo e trigliceridi) e la moderazione del picco glicemico postprandiale. Complessivamente risulta quindi un buon alleato ai fini della prevenzione di sovrappeso e obesità, diabete II, patologie cardiovascolari!

L’ostacolo che la fibra crea nell’assorbimento è utile per evitare il contatto con le sostanze tossiche. Una minore esposizione significa infatti un abbassamento del rischio di mutazioni al DNA e della cancerogenesi.
Un’azione antitumorale più diretta è svolta anche da fitochimici e antiossidanti, che interferiscono con i meccanismi coinvolti nella cancerogenesi. Assumere frutta e verdura soprattutto crude permette di fare il pieno di tali molecole. Dunque la fibra serve non solo per prevenire stipsi, emorroidi e diverticolosi!

Un’alimentazione a base di cereali e legumi non apporta benefici solo per il contenuto di fibra. Tali alimenti apportano carboidrati complessi, che vengono assorbiti in maniera più graduale rispetto agli zuccheri semplici. Ciò determina la riduzione dei picchi glicemici postprandiali, il mantenimento prolungato della sazietà e la prevenzione della carie dentale.

Cereali e legumi vengono frequentemente utilizzati nella Dieta Mediterranea in associazione. Questa combinazione consente di ricavare proteine complete, cosicché carne, uova, formaggi e pesce possono essere limitati a qualche volta a settimana/mese. La riduzione dei prodotti di origine animale contribuisce all’effetto salutistico di questo stile alimentare. L’eccessivo consumo di questi cibi è infatti correlato ad un aumentato rischio tumorale e cardiovascolare.

A questo proposito, la Dieta Mediterranea è in grado di esercitare un’azione protettiva su cuore e arterie. Essa prevede infatti il consumo, sebbene in quantità moderate, di olio di olivafrutta secca, che veicolano grassi insaturi. Essi agiscono abbassando i livelli di colesterolo “cattivo” LDL, come antitrombotici e antinfiammatori, contrastando l’aumento dei trigliceridi e della pressione sanguigna.
Il mantenimento di una pressione normale è inoltre reso possibile dall’uso di erbe e aromi come sostituti del sale, noto per il suo effetto ipertensivo.

Non dimentichiamo il vino come componente della Dieta Mediterranea. Anche se l’acqua rimane la bevanda per eccellenza, piccole dosi di vino, specialmente rosso, consentono l’assunzione di polifenoli. Tali molecole contribuiscono alla riduzione del rischio cardiovascolare, contrastando l’ossidazione delle LDL (alterazione fondamentale per lo sviluppo dell’aterosclerosi).

Sembra dunque che la Dieta Mediterranea sia la panacea a tutti i mali. In realtà questa tipologia di dieta non è sempre adatta a tutti e in tutte le situazioni. Ma di questo ne parlerò in un prossimo articolo!

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